Occupazioni abusive: cosa rischia davvero chi occupa un immobile senza diritto?

L’occupazione abusiva di un immobile nel nostro Paese è un reato e comporta conseguenze legali molto serie, sia sul piano penale che civile. Con le recenti normative (come il DDL Sicurezza, che ha introdotto l’articolo 634-bis del Codice Penale), le pene sono state significativamente inasprite e le procedure di sgombero accelerate.

Ecco quali sono le conseguenze che rilevano sul piano penale e cosa rischia davvero chi occupa abusivamente:

– Reclusione: L’occupazione abusiva può configurare diverse fattispecie di reato, ma la più rilevante è l’invasione di terreni o edifici (art. 633 c.p.) e, più specificamente, l’occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui (nuovo art. 634-bis c.p.). Le pene previste per quest’ultima fattispecie sono severe: da 2 a 7 anni di reclusione.

– Multa: Oltre alla reclusione, sono previste anche sanzioni pecuniarie significative.

– Aggravanti: Le pene aumentano considerevolmente se l’occupazione è commessa:

   * Da più di cinque persone.

   * Da persone armate.

   * Se l’immobile è destinato a domicilio altrui.

   * Se l’occupante impedisce il rientro del proprietario, usa inganno o abuso di fiducia per ottenere l’accesso, cede a terzi l’immobile occupato, o trae profitto economico dalla gestione dell’occupazione.

– Procedibilità d’ufficio: In presenza di alcune aggravanti o se la persona offesa è incapace per età o infermità, o se l’immobile è un bene pubblico o destinato a uso pubblico, il reato diventa procedibile d’ufficio, il che significa che le autorità possono agire anche senza una querela da parte del proprietario.

– Arresto: In caso di flagranza del reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui, è previsto l’arresto, che può diventare obbligatorio in caso di inottemperanza all’ordine di rilascio.

– Reato permanente: L’occupazione abusiva è un reato permanente, il che significa che il reato si protrae per tutto il tempo in cui l’occupazione persiste.

– Resistenza a pubblico ufficiale: Se gli occupanti si oppongono allo sgombero delle forze dell’ordine, possono essere contestati anche ulteriori reati, come la resistenza a pubblico ufficiale.

Importante:

– La necessità abitativa non esclude la punibilità: La giurisprudenza ha chiarito che la situazione di indigenza o la necessità abitativa non integrano, di per sé, lo stato di necessità che potrebbe scriminare l’occupazione abusiva. Chi si trova in difficoltà deve rivolgersi ai servizi sociali, non occupare immobili altrui.

– L’immobile abbandonato non è “libero”: Anche l’occupazione di immobili che risultano in stato di abbandono da tempo è considerata un reato.

In sintesi, l’occupazione abusiva è un comportamento che il legislatore italiano sta contrastando con maggiore severità, introducendo pene detentive elevate e procedure più rapide per il ripristino della legalità e la tutela della proprietà privata.

Lascia un commento